Sodapop - Andrea Ferraris
Luca Mauri non è un esordiente ma il chitarrista degli I/O, una delle migliori realtà dell’improvvisazione ragionata che sono emerse negli ultimi anni, dopo aver fornito le credenziali però va detto che questo disco con gli I/O e con il modo in cui Mauri suona nel quartetto c’entra poco o nulla. Mi sentirei di accostare parecchio disco a Justin Broadrick non tanto (e non solo) perché ne sia stato influenzato direttamente, anzi, credo che si tratti più semplicemente di progenitori comuni e di affinità di ragioni "estetiche". Certo un titolo più Godfleshiano di così non si può, ma se proprio vogliamo continuare nel parallelo con Broadrick (che ripeto qui è giusto uno dei colori della tavolozza), direi che questo disco sia più vicino a certe cose di Final e soprattutto a quel piccolo capolavoro dello split su Subrosa che Broadrick condivideva con Hawkins dei Blind Idiot God. Come evidenziato dalle scarne note di copertina e dalla grafica più tetra di quella dei Devil’s Doll, il lombardo usa chitarra che è l’impasto base della pietanza, ma usa anche come condimento ride, rullante crash e giusto un piccolo lavoro di editing. Se l’apertura di A Quiet Storm e la chiusura sono ambient conclamate, Decline Of A Beautiful Face rispolvera quello che presumo sia un amore mai sopito per il chitarrismo di Thurston Moore e di Lee Ranaldo, applicatelo ad una loop-station ed il gioco è fatto. L’unico pezzo che alla lontana può ricollegare Mauri al suo quartetto di provenienza è la quadratissima Pulse/Loop, ma anche in questo caso i colori sono più depressi, la melodia seppur storpia c’è e si sente, come pure nella drone-doomissima penultima traccia, forse l’unica a spostare il fuoco verso ambientazioni più doom-drone da fan di O’Malley e soci. Il disco riesce ad essere vario anche se molto uniforme soprattutto nell’atmosfera, ma si fa ascoltare molto bene sia per il minutaggio che per la scaletta azzeccata (che a volte rappresentano la differenza base fra un disco riuscito ed uno buono ma noioso). Voglio lasciarmi ad un pensierino di fine anno e mi spiacerebbe passar per patriota di un paese del cazzo come questo (dato che: No Government No Country dei CCM più che un pezzo è un imperativo categorico), resta che finalmente la Creative Sources ha iniziato a non limitarsi solo ed esclusivamente all’elettroacustica e in questo cambio, alcuni dei dischi più interessanti sono di "paisà" e Mauri si trova quindi in compagnia di Punck e di Sigurtà con Fhievel.
14 novembre 2008
7 novembre 2008
first review [italian only] - ondarock
Ondarock - by Michele Saran
Luca Mauri, attuale chitarrista degli I/O e polistrumentista dei Two Dead Bodies, già batterista dei Kokoro Mayikibo e detentore dei progetti personali a nome 00 e Looke, è giunto pienamente alla carriera solista con il suo album di debutto, “Between Love And Hate”, per chitarra, piatti e editing digitale.
Fiore all’occhiello di questa opera prima sono i due mantra “Decline Of a Beautiful Face” e “A Quiet Storm”. “Decline” (12 minuti) è un deliquio sofferto Tim Buckley-iano che si fa dissonante a poco a poco via contrappunti, rimbombi e feedback centellinato, fino a un vero e proprio deterioramento cacofonico. “A Quiet Storm” reitera accordi funebri nei cui interstizi silenti s’inseriscono vibrato ululanti variati per piccoli sovratoni.
Un vago spirito post-rock irrora “Choke”, molto più vicino a un campione di spettro sonico che a una vera e propria composizione, in cui una distorsione drone-doom alla Sunn 0))) dischiude pulviscoli elettronici e miasmi shoegaze, e sfuma nella coda suggestiva di “All That Remains”, un rumoreggiare lontano di folate d’eco metafisico. In “Pulse/Loop”, invece, un pattern ribattente si mischia a scampoli confusi di musique concrete, mentre esalazioni eteree (lisergiche) si sovrappongono al resto quasi a creare un brano nel brano, con colpi sordi da processione gotica.
Uno degli esperimenti d’avanguardia italiana per chitarra più interessanti degli ultimi anni, è un disco idealista dove Mauri eccelle in quasi tutto, dall’istintualità elevata a composizione, all’atmosfera stemperata in passo lento, allo sguardo opportunamente distaccato con cui osserva una chitarra giocata su poche fatali varianti (tra cui gli esilissimi piatti, suonati da lui stesso).
Luca Mauri, attuale chitarrista degli I/O e polistrumentista dei Two Dead Bodies, già batterista dei Kokoro Mayikibo e detentore dei progetti personali a nome 00 e Looke, è giunto pienamente alla carriera solista con il suo album di debutto, “Between Love And Hate”, per chitarra, piatti e editing digitale.
Fiore all’occhiello di questa opera prima sono i due mantra “Decline Of a Beautiful Face” e “A Quiet Storm”. “Decline” (12 minuti) è un deliquio sofferto Tim Buckley-iano che si fa dissonante a poco a poco via contrappunti, rimbombi e feedback centellinato, fino a un vero e proprio deterioramento cacofonico. “A Quiet Storm” reitera accordi funebri nei cui interstizi silenti s’inseriscono vibrato ululanti variati per piccoli sovratoni.
Un vago spirito post-rock irrora “Choke”, molto più vicino a un campione di spettro sonico che a una vera e propria composizione, in cui una distorsione drone-doom alla Sunn 0))) dischiude pulviscoli elettronici e miasmi shoegaze, e sfuma nella coda suggestiva di “All That Remains”, un rumoreggiare lontano di folate d’eco metafisico. In “Pulse/Loop”, invece, un pattern ribattente si mischia a scampoli confusi di musique concrete, mentre esalazioni eteree (lisergiche) si sovrappongono al resto quasi a creare un brano nel brano, con colpi sordi da processione gotica.
Uno degli esperimenti d’avanguardia italiana per chitarra più interessanti degli ultimi anni, è un disco idealista dove Mauri eccelle in quasi tutto, dall’istintualità elevata a composizione, all’atmosfera stemperata in passo lento, allo sguardo opportunamente distaccato con cui osserva una chitarra giocata su poche fatali varianti (tra cui gli esilissimi piatti, suonati da lui stesso).
2 novembre 2008
A quiet storm
Now you can download the first track of "between love and hate" cd following this link (mediafire):
luca mauri - a quiet storm [mp3 : 13.95Mb]
Enjoy it!
luca mauri - a quiet storm [mp3 : 13.95Mb]
Enjoy it!
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