18 gennaio 2009

Review on "SentireAscoltare"

SentireAscoltare - by Stefano Pifferi

Uomini soli con la propria chitarra, parte prima. Luca Mauri si propone in veste solista dopo essersi fatto apprezzare con I/O e Two Dead Bodies e affida il suo esordio alla portoghese Creative Sources. Un album notturno, umorale nl suo ondeggiare tra chiaroscuri emotivi e maturo nella scelta dei timbri che consegna l'ennesima sfaccettatura di un artista in grado di spaziare su una tavolozza di colori piuttosto ampia. Quella proposta nei 5 lunghi pezzi di Between love and hate tende prevalentemente al nero della notte. Inesorabilmente verrebbe da dire se si considera questo excursus in solitaria come il tentativo di dare voce e spazio ad un mondo più personale e intimo rispetto alle prove in collettivi d'area (grossomodo) improvvisativa. L'impercettibile marea montante di A Quiet Storm, il fingerpicking stralunato di Decline Of A Beautiful Face, la reiteratività ossessiva di Pulse/Loop, le distorsioni catacombali di Choke, il complessivo mood notturno dimosrano che Mauri è in grado di toccare le corde giuste. E non solo metaforicamente. (7/10)

17 gennaio 2009

Review on "Oltre il Suono"

Oltre il Suono - by Giuseppe Verticchio

Un album piacevole ed equilibrato, realizzato con l'uso esclusivo di chitarra, piatti metallici ed effetti, che alterna e coniuga con efficacia atmosfere dilatate ed eteree d'impronta più "quieta" e ambientale con sonorità che si fanno ora più "aggressive" e distorte, ora più scure e drone-oriented, ora più "pulsanti" e ipnotiche, ora basate su arpeggi e loops d'impronta più discretamente "musicale". A tratti i suoni di piatti (ride, snare, crash...) arricchiscono di suggestioni ritmiche le composizioni, variando le soluzioni, e conferendo ancora maggiore personalità ad una proposta sonora che, grazie anche alla spiccata abilità di Luca Mauri nel riuscire, attraverso il solo uso della chitarra e pochi altri suoni, a creare paesaggi sonori coinvolgenti e talvolta addirittura "accattivanti", riesce a non apparire mai noiosa, banale o eccessivamente anonima. In tempi in cui l'approccio sperimentale in un certo senso un po' "spicciolo" di scegliere un'unica sorgente sonora e cercare di costruire attraverso essa qualcosa di davvero "diverso" ed "originale", ha ormai da tempo palesato i suoi limiti oggettivi, partorendo negli anni passati centinaia di CD tanto poveri di idee quanto anonimi e confondibili l'uno con l'altro, nonchè insignificanti nella sostanza, questo "Between Love and Hate" di Luca Mauri, che pure si "concentra" quasi esclusivamente su suoni di chitarra, si eleva in modo sostanziale dalla "massa", dimostrando che, anche laddove i margini di potenziale innovazione e originalità si fanno sempre più ristretti, una mente davvero "pensante", che abbia anche una particolare sensibilità e significative capacità espressive e tecniche, può ancora "dare" qualcosa di notevole laddove, in molti, hanno già spesso (e piuttosto pigramente aggiungerei...) fallito.

10 gennaio 2009

Exhibition - la spezia, 16/01/2009


Venerdì 16 gennaio 2009 a La Spezia, Castello di San Giorgio (ore 17.00): inaugurazione della mostra "Nuove Generazioni < 25< 32".
Ho curato la sonorizzazione dell'installazione di Eleonora Rossi. Accorrete numerosi.

On friday 16/01/2009 in La Spezia (Castello di San Giorgio, 5 p.m.) there will be the opening of the collective exhibition "Nuove Generazioni <25<32", i've made the soundtrack for the Eleonora Rossi's installation. Everyone is invited.

5 gennaio 2009

Review on Rocklab

Rocklab - by Daniele Guasco

L’etichetta portoghese Creative Sources non è nuova ad allargare il suo catalogo pescando negli ambienti della musica sperimentale italiana. A questo giro il convocato è Luca Mauri, chitarrista dei bravissimi I/O (gruppo già trattato ampiamente su queste pagine e capace di unire la forza del rock alla libertà espressiva dell’improvvisazione) dai quali prende nettamente le distanze con un lavoro solista indirizzato su terreni più placidi ed estesi, un lavoro, 'Beetween Love And Hate', che si muove in tiepida calma dipingendo un affascinante quadro ambient di impressioni malinconiche, le cui composizioni si caratterizzano per l’ampio respiro (in gioco chitarra, alcune parti di batteria, editing e mixing a cura di Giuseppe Ielasi) e il perfetto dinamismo interno che permette l’estensione degli scenari musicali che vanno ad accogliere l’ascoltatore.
A impressionare è la delicatezza con la quale le note vanno a sovrapporsi costruendo queste architetture sonore, capaci di essere slanciate e distese per tutta la loro durata quanto morbide e ipnotiche.
Tanto di cappello a un lavoro simile.