SentireAscoltare - by Stefano Pifferi
Uomini soli con la propria chitarra, parte prima. Luca Mauri si propone in veste solista dopo essersi fatto apprezzare con I/O e Two Dead Bodies e affida il suo esordio alla portoghese Creative Sources. Un album notturno, umorale nl suo ondeggiare tra chiaroscuri emotivi e maturo nella scelta dei timbri che consegna l'ennesima sfaccettatura di un artista in grado di spaziare su una tavolozza di colori piuttosto ampia. Quella proposta nei 5 lunghi pezzi di Between love and hate tende prevalentemente al nero della notte. Inesorabilmente verrebbe da dire se si considera questo excursus in solitaria come il tentativo di dare voce e spazio ad un mondo più personale e intimo rispetto alle prove in collettivi d'area (grossomodo) improvvisativa. L'impercettibile marea montante di A Quiet Storm, il fingerpicking stralunato di Decline Of A Beautiful Face, la reiteratività ossessiva di Pulse/Loop, le distorsioni catacombali di Choke, il complessivo mood notturno dimosrano che Mauri è in grado di toccare le corde giuste. E non solo metaforicamente. (7/10)