Blow-Up - by Dionisio Capuano
Luca Mauri, in formazione agli I/O e ai TwoDeadBodies e altrove ancora, vede edito dalla lungimirante e attivissima Creative Sources un album di chitarra solista (più qualche effetto e attrezzatura para-musicale). Al secco intrico di funk sperimentale o all'elctro tribal-dark, si sostituiscono strutture sono più dilatate e circolari-espansive, in decay. Trame che si estendono e si autoalimentano in movimenti circolari, iterazioni, loop asimmetrici. Un'evoluzione alta del post-rock isolazionista: il suono della chitarra vive uno spazio grigio e là estende i suoi freddi raggi armonici, in un'atmosfera che vibra di una sottile percussività di piatti, quasi uno sbattere di ali (a quiet storm). Decline of a beautiful face è una desert song che si rifrange su se stessa, nella spirale di una melodia coatta e inceppata, marcendo nella sua iterazione. Se immaginiamo una descrizione drammaticadel mortifero scivolare dall'amore all'odio, lo spartiacque è il beat di Pulse/Loop, segnata da colpi di batteria e dal climax tachicardico del fraseggio. L'esplodere dell'odio passionale e rovinoso si manifesta in Choke, nelle forme di un drone-metal che avviluppa suoni più sottili, accordi che sembrano acustici. Quelli che consumano l'essere fino a ridurlo ad un residuo pulviscolare (All that remains). Siamo oltre gli stili e gli stilemi, pur riconoscibili: codici linguistici padroneggiati per indagare il buco nero dell'anima. (7/8)
Rumore - by Vittore Baroni
Una chitarra elettrica, una pedaliera e alcuni pezzi di batteria bastano a Luca Mauri, membro del quartetto d'improvvisazione I/O con vari trascorsi (post)punk-noise, per dar forma nel debutto solista Between love and hate a cinque intensi soundscape, tra ingorghi di arpeggi ed aerei esercizi microtonali. L'editing digitale accentua vibrazioni profonde e calibra le contenute dissonanze, in un'opera che si apprezza anche per l'assenza di pretenziosità. Il cd esce per la portoghese Creative Sources, con esperto mastering del collega Giuseppe Ielasi.