17 gennaio 2009

Review on "Oltre il Suono"

Oltre il Suono - by Giuseppe Verticchio

Un album piacevole ed equilibrato, realizzato con l'uso esclusivo di chitarra, piatti metallici ed effetti, che alterna e coniuga con efficacia atmosfere dilatate ed eteree d'impronta più "quieta" e ambientale con sonorità che si fanno ora più "aggressive" e distorte, ora più scure e drone-oriented, ora più "pulsanti" e ipnotiche, ora basate su arpeggi e loops d'impronta più discretamente "musicale". A tratti i suoni di piatti (ride, snare, crash...) arricchiscono di suggestioni ritmiche le composizioni, variando le soluzioni, e conferendo ancora maggiore personalità ad una proposta sonora che, grazie anche alla spiccata abilità di Luca Mauri nel riuscire, attraverso il solo uso della chitarra e pochi altri suoni, a creare paesaggi sonori coinvolgenti e talvolta addirittura "accattivanti", riesce a non apparire mai noiosa, banale o eccessivamente anonima. In tempi in cui l'approccio sperimentale in un certo senso un po' "spicciolo" di scegliere un'unica sorgente sonora e cercare di costruire attraverso essa qualcosa di davvero "diverso" ed "originale", ha ormai da tempo palesato i suoi limiti oggettivi, partorendo negli anni passati centinaia di CD tanto poveri di idee quanto anonimi e confondibili l'uno con l'altro, nonchè insignificanti nella sostanza, questo "Between Love and Hate" di Luca Mauri, che pure si "concentra" quasi esclusivamente su suoni di chitarra, si eleva in modo sostanziale dalla "massa", dimostrando che, anche laddove i margini di potenziale innovazione e originalità si fanno sempre più ristretti, una mente davvero "pensante", che abbia anche una particolare sensibilità e significative capacità espressive e tecniche, può ancora "dare" qualcosa di notevole laddove, in molti, hanno già spesso (e piuttosto pigramente aggiungerei...) fallito.